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I codici miniati della Biblioteca Civica Gambalunga di Rimini, una costellazione di figure

La Biblioteca Civica Gambalunga di Rimini ha da poco compiuto 400 anni (1619-2019).

Il 2019 è stato l’anno dei festeggiamenti e della riscoperta del patrimonio umano, artistico e culturale della nostra amata Gambalunga.

Luogo di incontro dentro il cuore della città, mostra una bellezza aperta e mutevole, ritratto di chi la vive. Orgoglio dei suoi cittadini per essere la prima biblioteca civica pubblica italiana, nasce grazie all’impegno di Alessandro Gambalunga (Rimini, 1564 – 1619).

Il ricco e colto mercante riminese lascia al Comune il suo patrimonio librario, parte del palazzo di famiglia da utilizzare come sede e un contributo annuo per l’acquisto di nuovi libri e per lo stipendio del bibliotecario, garante dell’apertura quotidiana al pubblico.

Nel tempo, uomini generosi, capaci di dare forma al bene comune e di prendersene cura, lasciano alla Gambalunga importanti patrimoni librari. Tra questi sicuramente il cardinale Giuseppe Garampi (Rimini, 1725 - Roma, 1792) è colui che contribuisce in maniera determinante al fondo manoscritto, composto da almeno 1400 esemplari.

In questa sede il racconto privilegia le immagini, la costellazione di figure che da quattrocento anni ci protegge.


Immagini

©Biblioteca Civica Gambalunga

Le immagini pubblicate sono di proprietà della Biblioteca Civica Gambalunga che ne detiene in esclusiva tutti i diritti.

L'immagine di copertina è un particolare delle sale antiche della Biblioteca Civica Gambalunga di Rimini, foto di Ivan Ciappelloni


Testi di Silvia Paccassoni © riproduzione riservata

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