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"Nessuno sa" di Arianna Papini, un albo contro gli stereotipi

“Nessuno sa” è l’albo illustrato di Arianna Papini appena uscito per la casa editrice uovonero.

Al centro della copertina compare il titolo “Nessuno sa” così chiaro da non lasciare dubbi. In cerchio, attorno alle parole, una scimmia, un'iguana, un colibrì e un ibis rosso si presentano alla loro maniera e ci invitano a entrare, impossibile resistere a un certo sguardo.

Apriamo l’albo e incontriamo altri protagonisti, si sono sistemati lungo i bordi della pagina, in un girotondo così volutamente imperfetto che permette a ognuno di noi di inserirsi e trovare posto. C’è aria d’attesa.

Il ritmo ci prende per mano e ci accompagna nell’esercizio del dubbio perché possa aprirsi in noi uno spazio ampio, senza confini, pronto ad ascoltare e a osservare.

Il puma si mostra nella sua affascinante fierezza: “Tutti sanno della pelliccia del puma”, “Nessuno sa dei suoi pensieri”. Il colibrì leggero accenna un battito d’ali: “Tutto sanno della sua bellezza”, “Pochi sanno che è molto aggressivo”. La misteriosa lucertolina dagli illustri antenati è immobile: “Tutti sanno del sangue freddo della lucertola”, “Pochi sanno che ama dormire nelle rose”. Tutti sanno, nessuno sa o pochi sanno è l’equilibrio che sostiene la narrazione nella sua forma essenziale e diretta, senza ambiguità.

A comparire uno dopo l’altro, consapevoli della loro responsabilità, la cicala sotterranea, l’elefante gentile, la volpe con la coda cuscino, lo squalo necessario al mare, il polpo dal grande cervello, la chiocciola maschio-femmina.


Alla parola cristallina si affianca l’immagine che accoglie il senso e lo restituisce raffigurato, pieno e luminoso. Al ritmo del sapere e non sapere si aggiunge il ritmo del grande e del piccolo, dell’insieme e del dettaglio, della campitura compatta e dello sfondo ricamato, della figura fantastica e della pagina scientifica.

Arianna ci invita a guardare con attenzione per scoprire indizi rivelatori di una Natura saggia e maestra.

“Molti pensano di sapere tutto” e sostituiscono agli alberi boschi di architetture, perché “Pochi sanno di non sapere niente”.

"Lo considero un libro fondamentale, in cui ho messo tutto quello in cui credo, tutto il mio amore e l’esperienza di una vita con gli animali e la natura. È un libro contro il pregiudizio, contro il pensiero unico. Molti pensano di sapere tutto. Pochi sanno di non sapere niente. Mi rende felice il fatto che venga pubblicato da uovonero, un editore che si batte da sempre contro gli stereotipi e a favore delle diversità. Le peggiori vittime del pregiudizio sono spesso i bambini disabili e questo albo illustrato può diventare uno strumento incredibile per aprirci gli occhi anche su questo tema, per mettere in discussione tanti nostri atteggiamenti e convinzioni".

L'albo si sfoglia come un taccuino dal basso verso l'alto e ogni giro di pagina presenta una voce dalle infinite sfaccettature. Eccoli ancora gli amici della copertina: la scimmia, l’iguana, il colibrì e l’ibis rosso. Lo sguardo è lo stesso, impossibile resistergli. Si riprende dall’inizio per continuare a esercitare il dubbio e accogliere l’insegnamento di chi sa.

Arianna Papini è autrice, scrittrice e illustratrice, dall'ampia produzione editoriale, impegnata nella salvaguardia dell'ambiente, ne afferma il valore imprescindibile in ogni opera.

"Nessuno sa" di Arianna Papini, uovonero, 2022


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I mondi di Arianna sanno di memoria e di mistero. Le sue creature vengono da lontano, percorrono strade polverose e distese di sabbia, fiumi che sembrano mari e cieli fitti di foreste. Viaggiano per portare storie sentite raccontare. Arianna ascolta, scrive e disegna.

Poi intreccia la memoria con la vita e il mistero con la luce, lascia emergere le cose e traccia linee di spazio. Arianna è i suoi libri, la ritrovi tra le pagine in compagnia di animali fioriti, pescatori di parole, pesci fuor d’acqua e bambini curiosi.


Silvia Paccassoni per Dorature. Storie di illustrazione - 2022

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