I libri senza parole possiedono un dono in più, non finiscono mai. Se a questo si aggiunge che a crearli sono le mani di Sven Nordqvist allora diventano infiniti. “Passeggiata col cane”, appena uscito per Camelozampa, è un continuo divenire di storie in miniatura intrecciate dentro geografie giganti.
Il protagonista, un ragazzino dal cappello rosso, esce di casa salutando la nonna mentre il cane è già alla ricerca di tracce da seguire. È l’unica scena dell’albo, la prima, costruita sull’essenzialità visiva, sia attraverso il bianco dello sfondo sia attraverso la sintesi degli elementi spaziali: una porta aperta incorniciata da un cerchio dorato evoca la casa della nonna e un albero sulla strada indica il limite da oltrepassare.
Il viaggio inizia da una vecchia grande stazione sulla cui facciata gli orologi segnano orari diversi. Ci siamo già abituati a ricercare con lo sguardo i nostri due protagonisti che troviamo seduti su vagoni scoperti di un treno in legno. Tutto prende avvio da una salita che l’inusuale mezzo di trasporto deve compiere per uscire dalla città. Appena girata la pagina ci accorgiamo che l’avventura sarà spettacolare, come le vedute illustrate.
È una questione di tempo, quel tempo improbabile preannunciato dagli orologi della stazione: si può procedere lentamente con lunghe soste tra i dettagli o accelerare per tornare indietro con la sensazione di avere perso qualcosa.
Il treno passa alto sopra il villaggio di case costruite tra le radici di alberi secolari, arriva dentro un castello dalle mura curve contenenti piccole fantastiche narrazioni. Prosegue fino al parco delle fontane, qui i due amici scendono e fanno una piccola sosta per il gelato, mentre attorno succedono concerti, pranzi, riunioni di gabbiani, bagni sulle ninfee, rodei.
C’è chi viaggia volando, chi su una coccinella o su un bruco, mentre qualcuno riposa su una tartaruga. I nostri due protagonisti corrono veloci dentro l’acqua, mentre un grande pittore, accompagnato dalla grande moglie, dipinge una piccola casa su un’isola minuscola.
L’illustratore ci ha introdotto al gioco delle dimensioni, passando dalla miniatura al monumentale con naturalezza. Gli alberi sopra le città, ai cui rami si dondolano uomini su altalene, non ci disorientano più, così come i pesci curiosi che ci guardano al di là delle finestre.
Quando finalmente si arriva in campagna, lo sguardo trova riposo nei verdi delle colline e degli alberi da frutto, ma è costretto a riprendere il viaggio appena i campi si fanno gialli di sole. Un po’ alla volta si ritrova la strada di casa, oltrepassando il paese dei balocchi, le fiabe e il circo, senza lasciarsi ingannare, fino ad arrivare dalla nonna in attesa sulla porta illuminata.
Sven Nordqvist, nato in Svezia a Helsingborg nel 1946, disegna e dipinge da sempre. Il lavoro come architetto ha lasciato tracce importanti nell’immaginazione dello spazio: la grande stazione in ferro è immersa nella nebbia cittadina, il villaggio di case in legno si accomoda tra rami di alberi, i mulini trovano posto nell’acqua, gli edifici di pietra raccontano storie antiche.
Allo stesso modo la cultura visiva di secoli si è depositata negli occhi di Sven Nordquist e ha trovato terreno fertile per rifiorire con maestria, ironia e divertimento.
L’immaginario nordico costruito dalla pittura degli olandesi Pieter Breugel (1525/1530 circa – 1569) e Hieronymus Bosch (1453 – 1516) si accende nelle visioni affollate, lenticolari, fantastiche di Sven Nordqvist, a volte capita di trovare torri bibliche in paesaggi esotici. È un gioco dentro il gioco guidato dal desiderio di scoprire: il lago con le ninfee e i campi giallo sole di memoria artistica, la campagna abitata da animaletti laboriosi alla maniera inglese.
C’è un gran da fare dentro i libri di Sven Nordqvist: preparatevi a esercitare l’attenzione e a tenere sotto controllo lo stupore.
Sven Nordqvist
Sven Nordqvist, nato nel 1946 a Helsingborg, ha lavorato come architetto, insegnante e grafico. Nel 1983 ha vinto il concorso per il miglior albo illustrato indetto da quella che diventerà la sua casa editrice, Opal. Già con il secondo libro dà vita ai due suoi personaggi più noti e più amati, Pettson e Findus, protagonisti di molti suoi albi illustrati. Durante l’adolescenza fu ispirato dai disegnatori della rivista svedese MAD, la cui influenza è tuttora evidente nel suo stile. A Sven piace anche costruire congegni meccanici di legno, passione di cui si trova traccia negli albi di Pettson.
Sven Nordqvist, Passeggiata col cane, Camelozampa, Padova, 2020
Titolo originale: Hundpromenaden, Opal, 2018
Silvia Paccassoni per Dorature. Storie di illustrazione - 2020
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