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San Giorgio, il drago e la principessa di Paolo Uccello

La Legenda Aurea racconta di un’antica città terrorizzata da un drago che si soddisfa mangiando le giovani e i giovani della comunità. Il giorno in cui la sorte sceglie come vittima la figlia del re, San Giorgio sta attraversando la città. Qui incontra la triste principessa alla quale promette la salvezza.

Paolo Uccello, San Giorgio, la principessa e il drago, olio su tela, 1460 circa, National Gallery, Londra

Ammansito il drago, il cavaliere chiede alla popolazione la conversione al cristianesimo in cambio della sua definitiva uccisione. E così avviene.

Quando Paolo Uccello (1397 – 1475) dipinge l’opera sceglie di rappresentare il momento in cui San Giorgio trafigge il drago con la lancia e quello successivo in cui la fanciulla lo lega a sé con la cintura, sintetizzando così nella stessa scena due differenti episodi narrativi.

Paolo Uccello, nonostante il tema sacro, crea un’ambientazione fiabesca: lo spazio, concepito con un unico punto di fuga, è costituito sullo sfondo dalla caverna, dalla distesa del paesaggio e dal turbinio di materia che segue San Giorgio, mentre il primo piano accoglie i tre personaggi in una sorta di giardino. Una falce di luna in cielo lascia intendere che il giorno sta finendo a favore della notte.

I tre personaggi, pur essendo visivamente legati tra loro (lancia – drago – cintura), vivono una realtà propria, quasi chiusa, sospesa. San Giorgio, il cavaliere coraggioso, è vestito d’armatura su un cavallo bianco secondo la tradizione iconografica, la principessa dall’espressione annoiata indossa una preziosa veste contemporanea e delle scarpe con una punta molto pronunciata, il drago nella sua ricercata ferocia mostra una coda arricciata e delle bizzarre ali.

Questa natura fantastica, così poco sacra e al contrario molto magica, fa parte del mondo poetico di Paolo Uccello. Il contenuto fiabesco, il formato piccolo, l’esecuzione veloce, l’uso di colori poco costosi e senza dorature sono inoltre elementi che fanno pensare a una destinazione privata.

L’opera è oggi conservata alla National Gallery di Londra che l’ha acquistata nel 1959 in seguito al suo recupero da parte dell’esercito americano. È infatti uno dei dipinti sottratti dai nazisti ai legittimi proprietari.


Dettagli

Il tema di San Giorgio e il drago rappresenta il simbolo della vittoria del bene sul male.

Il cavallo è un bianco destriero che allude alle doti irreprensibili del suo cavaliere.


Con occhi attenti è l'appuntamento con i capolavori dell’arte.

Si tratta di brevi storie visive. Al centro alcuni dipinti scelti per la loro unicità e contemporaneità. Il desiderio è sempre lo stesso - condividere la bellezza - a cui si unisce la necessità di tornare alle nostre radici storico-artistiche perché anche l’arte di oggi, l’illustrazione, possa essere compresa e sostenuta da occhi attenti.


Silvia Paccassoni per Dorature. Storie di illustrazione

© riproduzione riservata

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