top of page
  • Facebook
  • Instagram
  • busta

La Bitta di Domenico Baccarini

Lei è la celebre Bitta, musa ispiratrice di Domenico Baccarini (Faenza, 16 dicembre 1882 – 31 gennaio 1907), artista pieno di talento e dall’incredibile produzione scomparso ad appena 24 anni.

Domenico Baccarini, La Bitta, matita su carta, 1903, Mar di Ravenna

Il ritratto “La Bitta” è un disegno a matita su carta, conservato al MAR di Ravenna, eseguito nel 1903, anno in cui Elisabetta Santolini (Faenza, 9 settembre 1884 – Cervia, 23 ottobre 1909), questo il suo nome, e il pittore faentino si conobbero.

Restarono insieme per soli tre anni, fino al 1906, poi lei se andò, lasciandolo solo con la piccola Maria Teresa nata dalla loro unione nel 1904. Fu un periodo intenso per Baccarini, di sperimentazioni e incursioni nei linguaggi artistici nascenti. Dipinti, disegni, illustrazioni, sculture e al centro lei, con il suo sguardo e il suo mistero.

La Bitta poteva essere musa seducente, come in questo caso, o madre amorevole, giovane ragazza malinconica e innocente. Era l’universo in cui immergersi e da cui risalire attraverso il disegno. E proprio nel lavoro su carta, nel bianco e nero fatto di matita o di penna arricciata, Domenico Baccarini lascia la sua eredità: il disegno è testimonianza di una ricerca autentica, espressione di un sentimento universale, traccia di una grandezza artistica che si sarebbe dovuta compiere, interrotta all’improvviso.

La Pinacoteca Comunale di Faenza conserva, oltre a dipinti e sculture, una collezione di centocinquanta disegni che documenta ogni fase della vita artistica e umana di Domenico Baccarini.


Con occhi attenti è l'appuntamento con i capolavori dell’arte.

Si tratta di brevi storie visive. Al centro alcuni dipinti scelti per la loro unicità e contemporaneità. Il desiderio è sempre lo stesso - condividere la bellezza - a cui si unisce la necessità di tornare alle nostre radici storico-artistiche perché anche l’arte di oggi, l’illustrazione, possa essere compresa e sostenuta da occhi attenti.


Silvia Paccassoni per Dorature. Storie di illustrazione - 2023

© riproduzione riservata


bottom of page