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Judith Kerr, l'eco luminosa dell'editoria per l'infanzia

Il nome di Judith Kerr (Berlino, 1923 – Londra, 2019) risuona nel mondo dell’editoria per l'infanzia come un’eco luminosa.

Quarantacinque libri, milioni di copie vendute, numerosi premi e onorificenze per il servizio offerto alla letteratura per l’infanzia e all’istruzione, Judith Kerr inizia il suo percorso nel mondo illustrato nel 1968 con l’albo “Una tigre all’ora del tè” con cui raggiunge un immediato successo.

Ed è proprio la misteriosa tigre del primo albo che ci invita a entrare nella storia di Judith Kerr raccontata da Joanna Carey per The Illustrators, la collana curata da Quentin Blake e Claudia Zeff, pubblicata in Italia da LupoGuido con la traduzione di Gabriella Tonoli (edizione originale Thames & Hudson Ltd, Londra).

Copertina "Judith Kerr" - Courtesy of Thames & Hudson

“Calma e precisa, saggia e arguta, dotata di grande senso dell’umorismo all’inglese - scrive l’autrice - Con i capelli lucenti come il giro di perle che indossa sempre, è immancabilmente elegante e raffinata”. E noi la immaginiamo camminare lungo le rive del Tamigi mentre pensa al prossimo libro da illustrare.

Sfogliando le pagine del libro si ha l’impressione di vivere in un mondo disegnato in punta di matita, lieve e attento, pieno di sguardi e poesia, ironico e accogliente.

Judith Kerr fotografata nel 2018 da Zoe Norfolk - Photograph usage courtesy of and © Judith Kerr and HarperCollins Publishers

Eppure Judith Kerr è stata una bambina rifugiata costretta a lasciare Berlino negli anni Trenta perché ebrea.

Il padre Alfred, scrittore, poeta, giornalista, critico teatrale si oppose al nazismo e perse tutto: la nazionalità, la reputazione, il reddito; i suoi libri vennero mandati al rogo perché considerati non tedeschi. Sua madre Julia era una giovanissima compositrice quando si trovò a dovere organizzare la fuga dalla Germania insieme ai figli per raggiungere il marito già in Svizzera. Da qui si trasferirono a Parigi, raggiunsero quindi Londra nel 1936, dove si stabilirono definitivamente e dove Judith ragazzina si formò artisticamente, consapevole dell’importanza del disegno.

La sua infanzia è impressa nella Storia come quella di tante altre bambine ed è raccontata nel celebre romanzo “Quando Hitler rubò il coniglio rosa” uscito nel 1971.

Illustrazione di Judith Kerr da "Quando Hitler rubò il coniglio rosa", 1971 - © 1971 Kerr-Kneale Productions Ltd

L’autrice Joanna Carey riserva uno spazio speciale alle esperienze artistiche di Judith bambina, racconta di alcuni episodi accaduti durante gli anni della scuola che rivelano già il talento narrativo e la personalità.

Judith Kerr a Berlino - Photograph usage courtesy of and © Judith Kerr and HarperCollins Publishers

Cresciuta, Judith Kerr riuscì a frequentare un corso serale di disegno dal vero alla St. Martin’s School of Art, passò poi alle lezioni serali della Central School of Arts and Crafts, dove vinse anche una borsa di studio per seguire un corso d’illustrazione che però evitò a favore di altre discipline artistiche.

Joanna Carey parla di una vera e propria antipatia nei confronti dell’illustrazione da parte dell’artista, costata il fallimento all’esame finale del 1948. Dall’esame non superato alla pubblicazione del primo albo passano vent’anni. Nel frattempo Judith Kerr insegna arte, esercita la professione di pittrice, scrive sceneggiature per la televisione britannica, sposa Tom Kneale conosciuto negli studi della BBC.

Dalla loro unione nascono Tacy e Matthew e proprio a loro dobbiamo la decisione di Judith Kerr di avventurarsi lungo i sentieri dell’albo illustrato, prima con “Una tigre all’ora del tè” (1968), poi con “Mog, la gatta distratta” (1970 – 2002).

Illustrazione di Judith Kerr da Una tigre all'ora del tè - © 1968 Kerr-Kneale Productions Ltd

Il segno raffinato e lieve, l’eccezionale maestria del colore, l’originale combinazione di materiali e tecniche, il continuo desiderio di disegnare sostengono il pensiero progettuale di Judith Kerr così ben raccontato da Joanna Carey. La sua narrazione ci permette di entrare dentro lo studio, di osservare il tavolo da lavoro, di vedere lo stesso panorama di Judith, al di là della finestra sul bosco, di partecipare alla creazione degli albi, di ascoltare la voce dell'illustratrice.

Illustrazione di Judith Kerr da Mog, la gatta distratta - © 1970 Kerr-Kneale Productions Ltd

Ci consente anche di comprendere il valore del disegno come àncora di salvezza nei momenti difficili. Profondamente colpita dalla scomparsa del marito Tom con il quale aveva condiviso cinquant’anni di vita, Judith Kerr ritrova la possibile serenità tornando a sedersi nuovamente al tavolo da lavoro. “Quando disegno so chi sono” diceva. È la seconda fase del suo percorso nell’illustrazione: “One Night in the Zoo” (2009), “My Henry” (2011), “Mister Cleghorn’s Seal” (2015), “Katinka’s Tail” fino a “Mummy Time” (2018).

"Mummy Time (2018) è stato pubblicato esattamente cinquant'anni dopo The Tiger Who Came to Tea, e con la stessa originalità, scavalca d'un balzo le convenzioni della tradizionale narrazione degli albi illustrati - conclude Joanna Carey - Allo scopo preciso di renderlo accessibile a grandi e piccini, e sintomo di quanto Kerr sia al passo con la visione contemporanea, il libro narra la storia di una giovane madre che trascorre un po' di tempo da sola con il figlio".

Il libro "Judith Kerr" di Joanna Carej è una miniera preziosissima per chi desidera illustrare e per chi desidera conoscere la storia dell’illustrazione e dell’albo illustrato.

Una miniera di rari diamanti rosa, proprio come la copertina.


Molte delle illustrazioni di Judith Kerr, comprese quelle dell'infanzia, si conservano all'archivio di Seven Stories The National Centre of Children's Books.


  • Joanna Carey, "Judith Kerr", LupoGuido, traduzione di Gabriella Tonoli, 2019 (edizione originale Thames & Hudson Ltd, 2019)

  • Martin Salisbury, "Miroslav Šašek", LupoGuido, traduzione di Gabriella Tonoli, 2021 (edizione originale Thames & Hudson Ltd, 2021)

  • Nicolette Jones, "Raymond Briggs", LupoGuido, traduzione di Gabriella Tonoli, 2021 (edizione originale Thames & Hudson Ltd, 2020)

  • Laurie Britton Newell e Quentin Balke, "Ludwig Bemelmans", LupoGuido, traduzione di Gabriella Tonoli, 2021 (edizione originale Thames & Hudson Ltd, 2019)

  • Paul Gravett, "Tove Jansson", LupoGuido, traduzione di Gabriella Tonoli, 2022 (edizione originale Thames & Hudson Ltd, 2022)


Silvia Paccassoni per Dorature. Storie di illustrazione - 2022









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