La Mostra “Il Sole ritrovato. L’illustrazione del secondo ’900 a Sarmede” presenta la collezione di illustrazioni della Fondazione Štěpán Zavřel nata da acquisizioni e donazioni di originali esposti durante le edizioni della Mostra Internazionale d’Illustrazione.
Le opere sono state selezionate con l’intento di raccontare un’esperienza importante della storia dell’illustrazione che ha avuto luogo a Sarmede tra i primi anni Settanta e gli ultimi anni del ’900 ad opera di Štěpán Zavřel.

Ciò che emerge dalla ricerca è il comune pensiero delle artiste e degli artisti sulla funzione dell’albo illustrato, inteso come presidio dei diritti dell’infanzia.
Ed è proprio questo il filo d’oro che tiene stretto l’intero percorso espositivo. Passo dopo passo, la mostra rivela il centro, la misura giusta del mondo, le bambine e i bambini.
Se c’è una verità è quella manifestata dalle illustratrici e dagli illustratori qui riuniti che hanno conservato l’infanzia dentro di sé e l’hanno messa al centro del loro impegno, con gioia e gratitudine. Come diceva Květa Pacovská: “Ho trovato in questo mondo tanta bellezza da capire che non voglio e non posso abbandonarlo”.

Le opere sono state organizzate in cinque sezioni, in una sorta di dialogo collettivo, quasi il racconto corale di un tempo ritrovato.
Chi cura la mostra ha assegnato l’incipit a quattro voci di donne, illustratrici di talento e di coraggio, dalla poetica cristallina, la cui opera anticipa emozioni, temi, pensieri dell’intero percorso.
Portatrici di sapienza e meraviglia, ci consentono di fare esperienza della più intima e democratica forma artistica, l’illustrazione.
Sita Jucker, Kveta Pacovská, Carme Solé Vendrell, Nicoletta Costa si ritrovano qui come un tempo, nella loro luminosa diversità, per dare inizio al racconto di infinite storie.

Le atmosfere sospese di Ivan Gantschev, Eugen Sopko e Marija Lucia Stupica suggeriscono di fermarsi negli spazi di meraviglia e attendere il compiersi della magia, nella perfezione del silenzio.

È una dolcissima malinconia capace di lasciare il passo all’ironia sottile e tenera delle creature in precario equilibrio di Emanuele Luzzati, David McKee, Ulises Wensell, Emilio Urberuaga.

Lo spazio più ampio è lasciato alle visioni da sogno, vere e proprie variazioni sul tema dell’immaginazione: i micromondi poetici di Josef Palecek, l’energia cromatica di Józef Wilkon, gli inventari fantastici di Leonardas Gutauskas, il romanticismo di Jindra Capek, i voli di Arcadio Lobato, Sophie Fatus e Fiona Moodie, le raffinate figure di Letizia Galli e Marie José Sacré, i seducenti segreti di Maurizio Olivotto.

L’ultima sezione accoglie gli sguardi verso Oriente con i racconti persiani di Alain Bailhache e Feeroozeh Golmohammadi e le fiabe cinesi di Jiann-Hwa Wuu.

La Mostra comprende in questa prima edizione anche due sezioni dedicate al maestro fondatore dell’esperienza di Sarmede, la prima in apertura del percorso dal titolo I giardini di Stepan Zavrel, l’ultima in chiusura Gli studi di Stepan Zavrel.
Illustrazione di copertina: Ivan Gantschev, “La fenice”, tempera su tela
Questo testo è stato scritto per la mostra che ho curato:
"Il sole ritrovato. L'illustrazione del secondo '900 a Sarmede"
Casa della Fantasia, Sarmede, Treviso
28 giugno - 20 ottobre 2024
Foto di Serena Pea
Grafica di Stefano Savioli
Silvia Paccassoni per Dorature. Storie di illustrazione - 2024
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