Il segno di Jesús Cisneros alla Mostra Internazionale d'Illustrazione Le Immagini della Fantasia 43
- silviapaccassoni
- 5 giorni fa
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Oltre cinquanta opere originali, tra progetti editoriali, illustrazioni e taccuini, ci consentono di entrare nel mondo Jesús Cisneros. A farci da guida, dentro i suoni della foresta, tra le architetture di città dorate, davanti a figure antiche, accanto a forme floreali, il segno di grafite e inchiostro.
Il percorso inizia dalla poesia mistica a cui appartiene l’immagine della mostra, “L’albero rosso” della raccolta “Llama de amor viva” (2013). Il fiore dentro il vaso, il cipresso, la palma, il paesaggio di alberi trovano posto nella piccola dimensione della carta, su cui l’illustratore interviene con matita e olio.
Il segno sa accogliere la potenza del colore, consapevole, a sua volta, della passione e della tensione, del cielo e dell’ineffabile.

A portarci dentro la narrazione sono i disegni preparatori per “El sueño” (2014) di Antonio Ventura. La fiaba racconta di una giovane betulla che, all’arrivo della primavera, sogna il canto degli uccelli e attende che si posino sui suoi rami. È un avvicendarsi di tinte neutre, tra il grigio, l’ocra e la terra, e di colori vibranti, come i suoni della foresta. È la storia dell’umanità raccontata attraverso l’amore.
“El príncipe moro y el pescadito de oro” (2017) di Fernando Paz Castillo, “The Alchemist” (2018) di Paulo Coelho e “The Tempest” (2023) di William Shakespeare sono esempi magistrali dell’esplorazione artistica di Jesús Cisneros, tra natura e memoria.

“El príncipe moro”, tratto dall’opera teatrale per bambini " La huerta de Doñana", è ambientato in una città non nominata, ma la cui geografia ci porta nell’Oriente dell’oro, della luce, del calore, delle Mille e una notte. Lo sguardo si sofferma sulla continuità tra le forme architettoniche e quelle naturali, il disegno ricamato delle piante sugli intonaci assolati delle città. Sono paesaggi che portano dentro di sé l’idea del viaggio, come ricerca di qualcosa impossibile da afferrare o forse svanito per sempre.

E il viaggio è al centro dell’Alchimista di Paulo Coehlo. Il viaggio iniziatico, compiuto dal giovane pastore andaluso Santiago, è occasione per Jesús Cisneros di sperimentare le trasparenze e la luce, attraverso l’utilizzo di diverse tecniche artistiche. In questo cammino il colore sembra cercare uno spazio in cui espandersi, in dialogo con il segno.

Come avviene nell’interpretazione illustrata dell’opera shakespeariana “The Tempest” (2023). L’isola in cui si svolge la storia, dalla tempesta al naufragio, è il palcoscenico ideale per mettere in scena, attraverso il colore, la bellezza selvaggia e magica della natura.

Nella produzione artistica di Jesús Cisneros uno spazio speciale è dedicato alle figure.
Si tratta di progetti editoriali molti diversi tra loro: le illustrazioni di “El Buscón” (2015), romanzo picaresco secentesco, testimoniano la profonda capacità di resa dei caratteri dei personaggi, le cui relazioni costruiscono la scena, privata dell’ambientazione.
“Orfeo lunar” (2018), nato come studio personale, diventa prima mostra alla Galleria Vertigo di Città del Messico, poi libro. Le illustrazioni si riferiscono a uno spettacolo di cabaret musicale ispirato al mito di Orfeo ed Euridice, prodotto da artisti dell’avanguardia, e andato in scena soltanto una volta a Berlino nel 1932.

Il percorso si chiude con le carte dipinte a inchiostro, il cui segno intenso trattiene il mistero della storia ispirata al racconto di Franz Kafka "Il messaggio dell'imperatore".
Non si tratta dell’illustrazione della storia, ma da quel racconto l’artista ha tratto l'impulso del movimento creativo, ha voluto emulare la mano dello scrittore che si muove e scopre le immagini sulla carta bianca.
Il messaggero avanza, la sua essenza è il cambiamento; è guidato dalla speranza di un destino e allo stesso tempo dalla certezza della sua impossibilità. Si tratta di un movimento orizzontale, ma ciclico, come il formato delle carte in mostra. Un viaggio dal giorno alla notte, dalla pienezza al vuoto, dall’affermazione alla negazione. Un eterno ricominciare, come quello del pittore cinese Xu Wei, che registrava con pennellate su lunghi rotoli di carta l’istante unico, l’incessante trasformazione del mondo e, allo stesso tempo, la sua eternità.


Il modo di lavorare di Jesús Cisneros è prevalentemente manuale, privilegia l’esplorazione, l’intuizione e la sperimentazione attraverso diverse tecniche pittoriche.
Nel corso degli anni numerosi temi hanno attraversato il suo lavoro, ma sono sempre stati presenti quelli legati alla rappresentazione e alle varie forme di messa in scena: teatro, danza, opera, musica, marionette, maschere e costumi. La letteratura e il cinema hanno avuto un'influenza essenziale sul suo lavoro, così come l'avanguardia e l'arte popolare sono stati riferimenti irrinunciabili.
Più recentemente, la sua esplorazione artistica si è concentrata su temi come la natura e la memoria. Il suo interesse per la natura non si riflette soltanto nella sua opera, ma anche nei contenuti che sviluppa nei corsi e nei workshop che conduce.

Jesús Cisneros (Saragozza, 1969) ha studiato Storia dell’arte e Illustrazione nella sua città natale. Fin da bambino il disegno ha fatto parte della sua vita. Per molti anni ha lavorato come graphic designer, si è quindi dedicato completamente all’illustrazione, insegnando e collaborando con istituzioni e gruppi indipendenti. Come coautore e autore, ha pubblicato più di trenta libri per infanzia, young adult e adulti, e ha pubblicato anche libri d’arte.
Ha realizzato copertine e ha collaborato a libri collettivi per diversi editori dell’America Latina e dell’Europa.
Ha partecipato a collettive e a monografiche nelle gallerie e nei musei di Spagna, Messico, Corea, Francia, Portogallo, Turchia e Italia.
Dal 2013 affianca all’illustrazione, l’impegno costante nei confronti dell’insegnamento che lo ha portato a condurre corsi in numerosi Paesi.
Per sei anni ha vissuto a Città del Messico, dove è stato visiting professor al Centro University e ha insegnato illustrazione e illustrazione sperimentale agli studenti del Bachelor’s Degree in Visual Communication.
Dal 2016 insegna illustrazione alla Scuola Internazionale d’Illustrazione della Fondazione Štěpán Zavřel, a Sarmede.
Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia
Le Immagini della Fantasia 43
Casa della Fantasia, Sarmede (Treviso)
8 novembre 2025 - 15 febbraio 2026
a cura di Silvia Paccassoni
organizzata e promossa da Fondazione Stepan Zavrel
Per informazioni: fondazionezavrel.it; prenotazioni@fondazionezavrel.it
Silvia Paccassoni per Dorature. Storie di illustrazione - 2025








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