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Donatella Ziliotto - la storia di un libro ritrovato

C’è sempre qualcosa di magico nei ritrovamenti. Ed è così anche questa volta. Al centro della storia un'appassionata lettrice e un originale libro sugli animali.


La protagonista è proprio lei, Donatella Ziliotto, la pioniera della letteratura straniera per ragazzi, alla quale dobbiamo, tra le tante imprese editoriali, l’arrivo in Italia di Pippi Calzelunghe e l’invenzione delle storiche collane “Il Martin Pescatore” di Vallecchi e “Gl’Istrici” di Salani, così come la traduzione di Roald Dahl.

Un anno fa Bompiani pubblicava “Pensa, giornalino!”, un estratto dei suoi diari scritti tra il 1940 e il 1949, già fonte per il capolavoro autobiografico “Un chilo di piume un chilo di piombo”, ripubblicato nel 2016 da Lapis Edizioni con la prefazione di Bianca Pitzorno e le illustrazioni di Grazia Nidasio.



Ai diari Donatella Ziliotto affida la sua vita da adolescente nella Trieste del secondo conflitto mondiale. Nelle pagine annota, tra le amicizie e gli amori, i libri letti e da leggere, quelli comprati e ricevuti in dono, i libri desiderati. Man mano che passano gli anni le letture definiscono la sua vocazione narrativa: “Colpisce vedere come nell’arco di poche stagioni cambino la scrittura, lo stile, la consapevolezza; - scrive l’editor Beatrice Masini nell’introduzione ai Diari Bompiani - e come il diario, oltre che naturale ricettacolo di segreti, diventi un luogo di ginnastica verbale, uno spazio in cui prendere le misure di sé”.

Nella lista dei libri letti tra il 1946 e il 1947 compare l’originale libro sugli animali del francese Jules Renard pubblicato in Francia per la prima volta nel 1896 con il titolo “Storie naturali”. La ragazzina Donatella possiede l’edizione milanese Ultra del 1944 illustrata da Bruno Angoletta (1889 - 1954). Ed è proprio questo testo ad emergere dopo settant’anni nella collezione di Mirco Pecci, proprietario della storica libreria Riminese.


Edizione milanese del 1944, collezione di Mirco Pecci, Libreria Riminese

La dedica di Donatella Ziliotto sulla prima pagina arriva puntuale a sorprenderci:

“È inutile che cerchi di nasconderlo: era mio, non ò fatto in tempo a comprarne un altro. Ma se non ti dispiace puoi tenerlo. À i disegnini, è arancione, e te lo regalo con tanti auguri.

Donatella (Donatella Ziliotto 1947)”.


Prima pagina delle Storie naturali di Jules Renard con le parole scritte a mano da Donatella Ziliotto

La raccolta di racconti dello scrittore francese lascia presumibilmente la sua “bibliotechina”, come lei ama definirla, tra il 1947 e il 1948. Le capita a volte di dare in prestito i suoi libri, ne parla anche a proposito dell’amico Bruno: “Che i tentativi che ò fatti per rivederlo e parlargli, con la scusa di alcuni libri che mi doveva restituire, sono falliti; i libri me li à restituiti per mezzo di un suo compagno e così ogni legame è finito” – continua - “Amarlo… perché mi ha restituito tutti i libri rotti senza dirmi grazie, e perché se n’è tenuto uno”

(Diari Bompiani, pag. 250).

Possiamo immaginare che la giovane Donatella si stia rivolgendo a Bruno. A lui forse ha prestato il libro arrivato a Rimini dopo settant’anni per motivi a noi sconosciuti? È una storia che ci permette di disegnare connessioni: la ricchezza della memoria, il gusto dell’imprevisto, la disponibilità al gioco sono attitudini ben testimoniate nella sua esperienza di scrittrice e di editor. Certo è che il libro ritrovato deve la sua piccola storia alla pubblicazione dei Diari, senza i quali sarebbe stato improbabile ipotizzarne il percorso.

Perché al di là delle vicende, ciò che rimane saldo e che continua a stupire, è il libro, in questo caso quello di Jules Renard, a cui la grande editor rende omaggio tanti anni dopo inserendolo nei “100 libri” da leggere, la memorabile “guida sentimentale” alla letteratura realizzata da Donatella Ziliotto insieme a Roberto Denti e Bianca Pitzorno per Salani Editore.


Biografia di Donatella Ziliotto

Nasce a Trieste nel 1932, dopo la laurea all’Università di Bologna con una tesi su “Pinocchio e la critica italiana”, inizia a collaborare come consulente editoriale prima da Malipiero, poi da Vallecchi, dove crea la collana “Il Martin pescatore” il cui sottotitolo è “Classici di domani per la gioventù”. Porta in Italia i libri di Michael Ende, Tove Jansson, Michael Bond, Pippi Calzelunghe di Astrid Lingren, pubblicato in Svezia per la prima volta nel 1945.

A Firenze, dal 1965 al 1969, cura le pubblicazione per ragazzi del Saggiatore. Negli anni Ottanta è a Milano dove crea per Salani le collane Gl’Istrici e I criceti. Sono Gl’Istrici ad accogliere le creazioni di Roald Dahl (1916-1990): La fabbrica di cioccolato, Gli sporcelli, La magica medicina, Il GGG, Le streghe, Matilde.

Collabora con la Rai, firmando numerosi programmi per ragazzi tra cui Fotostorie, Le fiabe dell’albero, Fantaghirò, Tre pezzi facili, Saturnino Farandola.

Accanto all’attività editoriale affianca anche una vivace attività narrativa per bambini e ragazzi. Ricordiamo alcuni libri: Mister Master, Tea Patata, Il maestro Bora, Trollina e Perla, Dov’è finita la fine?, Un chilo di piume un chilo di piombo, i libri per “L’arte per bambini” di Vallardi.

È possibile leggere la biografia di Donatella Ziliotto nel "Dizionario della letteratura per ragazzi" di Teresa Buongiorno edito da Fabbri nel 2001.

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Ringrazio per avermi dato la possibilità di incontrare libri e persone:

Alice Bigli, Beatrice Masini, Mirco Pecci.

Un ringraziamento particolare a Martina Forti per la grazia dell'accoglienza.

Dopo avere conosciuto Donatella Ziliotto nei Diari, continuo a immaginarla ragazzina che legge, scrive e progetta, nonostante tutto, nonostante la guerra.

Sono convinta che la lettura dei Diari Bompiani e di "Un chilo di piume un chilo di piombo" siano pagine da esplorare perché ci offrono la possibilità di migliorarci.

A me hanno anche alleggerito il cuore. (s.p.)

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L'illustrazione di copertina è di Grazia Nidasio ed è tratta dal romanzo di Donatella Ziliotto "Un chilo di piume un chilo di piombo", Lapis Edizioni, 2016.


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